Vetrate panoramiche senza permessi

Dal 22 settembre 2022, le vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, c.d. VEPA, sono interventi di edilizia libera.

Ciò significa che non servono titoli abilitativi edilizi (permesso di costruire, Scia o Cila) per la loro installazione.

Ma attenzione, questa importante novità legislativa non deve indurre a credere che gli interventi non debbano avere determinati requisiti.

In pratica tali strutture, oltre a essere destinate ad assolvere funzioni temporanee,  devono assicurare elevate prestazioni energetiche e acustiche con funzione di coibentazione, schermatura solare e protezione di ambienti come verande e balconi. 

Devono poi essere trasparenti, completamente rimovibili e non possono servire a creare nuovi spazi abitabili, aumentando volume e superficie destinata a residenza.

Le VEPA devono favorire una naturale micro-areazione garantendo la salubrità degli ambienti interni domestici attraverso un costante flusso di arieggiamento. Allo stesso tempo devono avere caratteristiche tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente, lasciando inalterate le preesistenti linee architettoniche.

Insomma, anche una struttura simile alle VEPA può essere soggetta a permesso di costruire.

Per esempio il Tar del Lazio, con sentenza n.15129/2023 del 12 ottobre 2023, ha ritenuto soggetto a permesso di costruire il manufatto costituito da una vetrata ripiegabile posizionata sopra la ringhiera e fino al soffitto di una loggia esterna rispetto all’abitazione. I giudici amministrativi hanno anche ritenuto che le disposizioni sulle VEPA si applicano alle sole vetrate installate su “balconi aggettanti dal corpo dell’edificio” e su “logge rientranti all’interno dell’edificio”.

Prima di affrontare ingenti spese per realizzare lavori, il nostro consiglio è -come sempre- quello di esaminare con un esperto tutti gli aspetti, soprattutto il rispetto delle norme, anche alla luce delle decisioni giurisprudenziali.

Avvocato Emanuela Silvestrini