AMMINISTRATIVO
La c.d. doppia esenzione IMU
La scadenza per il pagamento della prima rata dell’IMU sarà il prossimo 17 giugno.
Forse non tutti sanno che ci sono importanti novità riguardo all’esenzione dal pagamento dell’IMU per coniugi o parti di un’unione civile che risiedono in immobili diversi.
In passato, il beneficio fiscale dell’esenzione IMU veniva concesso solo a un immobile, indipendentemente dai Comuni in cui si trovavano le abitazioni.
Con la sentenza n. 209/2022 del 13 ottobre 2022, la Corte Costituzionale ha invece dichiarato illegittima la norma che limitava l’esenzione ai coniugi con residenza comune, aprendo la strada alla c.d. doppia esenzione.
In pratica, ciascun coniuge ha diritto all’esenzione IMU per la propria abitazione principale, a condizione che essa sia la loro dimora abituale e residenza anagrafica.
Questa decisione elimina la penalizzazione fiscale per le coppie che, pur sposate o unite civilmente, vivono per alcuni giorni a settimana o in alcuni periodi dell’anno in case diverse per ragioni legittime, come esigenze lavorative o sportive o legate ai figli.
La sentenza della Corte Costituzionale fissa un principio fondamentale: il legislatore deve garantire pari trattamento fiscale a tutte le coppie, sposate, unite civilmente o conviventi di fatto.
I Comuni dovranno quindi verificare che le abitazioni dichiarate come principali da uno dei coniugi siano effettivamente tali, e non seconde case. Dato che potranno richiedere prova della dimora abituale, si consiglia di conservare -ad esempio- tutta la documentazione sui consumi di servizi (gas, acqua, elettricità ecc.) o su eventuali spese manutentive o, anche, scontrini che dimostrano acquisti per la casa (alimentari o prodotti di pulizia ecc.).
Chi avesse già pagato l’IMU per l’anno 2022 e risultasse avere diritto alla doppia esenzione può richiedere il rimborso al Comune entro cinque anni dal versamento o dalla data in cui è sorto il diritto alla restituzione. L’eccezione riguarda i casi in cui sia stato emesso un accertamento definitivo per mancata opposizione o una sentenza passata in giudicato.
La Corte ha esteso il diritto alla doppia esenzione anche ai coniugi separati di fatto. Se la separazione è comprovata, non si presume più che la casa coniugale coincida con l’abitazione principale, giustificando così il riconoscimento del beneficio fiscale.
In definitiva, la decisione della Corte Costituzionale rappresenta una significativa evoluzione nella normativa IMU, garantendo equità e riconoscendo le diverse situazioni familiari moderne.
Il nostro studio è in grado di fornire consigli e analizzare i vari contesti specifici.
Avv. Emanuela Silvestrini
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